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Dalla Giunta: nuovo disegno di legge sui musei

Attività museale come rete, spazio vitale e di ricerca: la Giunta provinciale ha approvato oggi il nuovo disegno di legge su musei e collezioni.

Musei come spazi di incontro vitali: bambini al Museum Ladin Ursus ladinicus (FOTO: USP)

"È importante che i 10 musei provinciali con le loro 16 sedi sparse su tutto il territorio e gli altri musei in Alto Adige possano svilupparsi in rete con attività aggiornate e secondo tutti i canoni del settore. Sono una roccaforte culturale", sottolinea l’assessore competente Florian Mussner, che ha presentato il disegno di legge approvato oggi dalla Giunta e che a maggio passa all’esame del Consiglio provinciale. Il presidente Arno Kompatscher agginge che "eredità culturale, ricerca e didattica meritano sostegno e luoghi adeguati. Siamo una delle poche Regioni con una propria legge sui musei."

L’aggiornamento legislativo punta anche ad offrire ai visitatori un museo come spazio culturale vitale e luogo di ricerca, capace anche di rispecchiare importanti temi che investono la politica e la società, la democrazia e la pace, osserva Mussner. "Vogliamo conservare i beni culturali locali, rafforzare la consapevolezza delle persone verso le culture in Alto Adige e dotare musei e collezioni locali di un chiaro profilo, perché queste strutture e i loro contenuti contribuiscono a rendere attrattivo l’Alto Adige come sito formativo, scientifico, turistico ed economico", sintetizza Mussner ricordando che i 10 musei gestiti dall’Azienda provinciale hanno fatto registrare nel 2016 circa 836mila visitatori, un +6,68%.

L’assessore ringrazia la Ripartizione provinciale Musei che in un gruppo di lavoro guidato dalla direttrice Karin Dalla Torre ha elaborato il ddl con rappresentanti di musei privati, comunali, ecclesiastici e dei Musei provinciali. Il testo sostituisce la legge provinciale del 1988, considerata ormai vetusta e non più omogenea a causa di interventi successivi. "Una rivisitazione completa della normativa era quindi necessaria", osserva Mussner. Negli ultimi 30 anni infatti la museologia è profondamente cambiata. Il Consiglio internazionale dei musei (ICOM), massimo organismo associativo mondiale dei musei, ha sviluppato una definizione di “museo” e della sua attività riconosciuta in tutto il mondo che ora la nuova legge provinciale sui musei acquisisce. 

Oltre a regolare compiti, funzionamento e finanziamento dei Musei provinciali, il ddl fissa chiaramente le finalità della Provincia per promuovere musei e collezioni, considerando anche il contributo sociale che essi forniscono nell’ambito dell’autonomia altoatesina. L’accento è posto sul loro carattere di istituzioni culturali ed educative, che acquisiscono e conservano beni culturali di rilievo per l’Alto Adige per trasmetterle in primo luogo alla popolazione residente e farne oggetto di ricerca. Nell’ottica dell’applicazione di standard qualitativi è rilevante la reintroduzione della Consulta museale, con esperti in rappresentanza dei diversi soggetti operanti nei musei altoatesini che offrono consulenza e pareri su temi tecnici e di politica museale. Con oltre 140 tra musei, collezioni e luoghi espositivi, di cui circa 80 vere e proprie istituzioni museali a tutto tondo, il ricco panorama museale dell’Alto Adige annovera musei nei campi dell’arte, della storia culturale, della tecnica e della natura, distribuiti capillarmente sul territorio.

pf

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