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Presentato da Achammer il "Patto per l'integrazione"

L'assessore all'integrazione Achammer ha illustrato le proposte di modifiche nel settore dell'integrazione che verranno discusse in settimana dal Consiglio.

L'assessore Philipp Achammer nel corso della conferenza stampa sull'integrazione

L’assessore provinciale all’integrazione, Philipp Achammer, ha presentato questa mattina nell’ambito di una conferenza stampa, gli aspetti più significativi del disegno di legge di modifica della legge provinciale sull’integrazione che sarà al centro della discussione del Consiglio provinciale nei prossimi giorni.

Patto per l'integrazione
Quello presentato questa mattina da Achammer è un vero e proprio “Patto per l’integrazione” alla base del quale vi è il principio del “Sostegno a fronte di un impegno”. La principale modifica che sarà presentata all’esame del Consiglio provinciale prevede sostanzialmente che “nel rispetto dei principi della proporzionalità e della ragionevolezza, l’accesso alle prestazioni che vanno oltre a quelle essenziali può essere legato alla partecipazione a misure di promozione dell’integrazione. Anche la forma di erogazione delle prestazioni può essere configurata in modo tale da favorire l’integrazione”.

Importante apprendere le lingue
In linea con questo presupposto l’assessore Achammer ha sottolineato che “L’integrazione richiede la disponibilità a impegnarsi e spirito di iniziativa personale: la società e l’Alto Adige mettono a disposizione dei cittadini extracomunitari offerte atte a favorire una partecipazione paritaria alla vita della comunità e richiedono al contempo una partecipazione attiva all’integrazione”. In questo contesto, ha sottolineato l’assessore, il presupposto fondamentale per l’integrazione è rappresentato dall’acquisizione della/e lingua/e presente/i in Alto Adige ed, in base al disegno di legge, l’accesso ad una serie di contributi e di sostegni provinciali sarà appunto vincolato alla frequenza di corsi di lingue e di un apposito corso integrazione e di orientamento.

Il testo del “Patto per l’integrazione” approvato dalla Giunta, ha sottolineato Achammer, è il frutto di una serie di consultazioni con i principali partner e non si riferisce ovviamente a cittadini dell’Unione Europea.

Inoltre le modifiche proposte non vanno in alcun modo ad incidere sulle prestazioni essenziali (ad esempio di carattere sanitario) rivolte ai cittadini extracomunitari. Alla base della proposta di modifica vi è  anche un parere dell’Avvocatura della Provincia.   

Stanziati ulteriori 300 mila euro per corsi di lingue L’integrazione sarà sostenuta attivamente dalla Provincia mediante l’assegnazione di contributi  da parte del servizio di coordinamento per l’integrazione, con l’intervento dei Centri di formazione (scuole per l’infanzia, scuole e centri linguistici), con corsi di lingue in tedesco ed italiano per adulti a favore dei quali sono stati recentemente stanziati ulteriori 300.000 euro da parte della Provincia, con i Servizi di consulenza per migranti di Bolzano, Merano e Brunico, con progetti ed iniziative promossi dagli Uffici provinciali, grazie all’impegno nel campo dell’integrazione da parte dei Comuni e delle Comunità comprensoriali, con progetti ed iniziative della società civile.

Dopo l’entrata in vigore delle modifiche verranno definiti nel dettaglio gli interventi da attuare nel campo dell’integrazione e le prestazioni della Provincia ad essi collegate per i vari settori di competenza. Le relative norme di attuazione verranno approvate con delibere della Giunta provinciale.

Necessaria anche la collaborazione dei nuovi cittadini
“Le prestazioni che vanno al di là di quelle essenziali” ha specificato Achammer “saranno, ad esempio, l’assegno al nucleo famigliare o il sostegno per il pagamento dell’affitto”.

In quest’ambito, ha proseguito, un ruolo importante sarà attribuito per la concessione dei contributi non solamente alla partecipazione attiva del capo famiglia all’integrazione, ma anche delle componenti femminili della famiglia.  Prima della loro entrata in vigore le norme di attuazione saranno inoltre sottoposte all’esame della Consulta provinciale per l’integrazione.

L’assessore Achammer ha concluso il suo incontro con la stampa sottolineando che “Non vi è alternativa all’integrazione. Il nostro obiettivo è quello di garantire una convivenza pacifica e di evitare la creazione di ghetti e per far ciò è necessaria anche la collaborazione dei nuovi cittadini”.

 

 

FG

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