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Scuola, esperienze linguistiche raccontate dai ragazzi al Rainerum

Inaugurazione dell'anno scolastico al Teatro Rainerum. Gli studenti hanno raccontato le esperienze nei gemellaggi e nei soggiorni studio all'estero.

L'assessore Christian Tommasini e la Sovrintendente Nicoletta Minnei sul palco del Rainerum Foto Usp Diquirico

Le esperienze dirette di apprendimento linguistico in gemellaggi scolastici, soggiorni studio e anni all’estero sono state al centro, stamani (21 settembre), al Teatro Rainerum, dell’inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico 2017/2018. "Volevamo che fossero i ragazzi a raccontare cosa si fa nelle nostre scuole – ha detto l’assessore Christian Tommasini in apertura – visto che la scuola italiana ha investito molto nel plurilinguismo. Oggi, la scuola è lo strumento che aiuta i ragazzi a sviluppare uno spirito critico e l’aprirsi a culture diverse dalla nostra è fondamentale in questo senso". "Ascoltare i vostri compagni – ha aggiunto la Sovrintendente Nicoletta Minnei, rivolta ai ragazzi – vi può aiutare a scegliere quali strade intraprendere nel vostro futuro".

Dopo l’introduzione affidata ai giovani musicisti del Vivaldi, primi a parlare davanti a una platea di circa 400 ragazzi sono stati gli allievi delle medie Archimede e Foscolo, protagonisti di gemellaggi con scuole in lingua tedesca di Caldaro, Appiano e Collalbo. Gli studenti hanno raccontato in dettaglio il loro percorso cominciato con scambi di email, quindi di foto, proseguito con i primi incontri veri e propri, con lezioni comuni in educazione fisica o musica, e con giornate trascorse tenendo mini-corsi su come si cucina la pizza o una Wienerschnitzel, o facendo una caccia al tesoro. Da un sondaggio fatto circolare tra i ragazzi, hanno riferito loro stessi, la quasi totalità ha espresso il desiderio di ampliare questo tipo di esperienze.

Roberta Brescia, studente dell’Istituto De’ Medici, ha raccontato, invece, la sua esperienza nei soggiorni trimestrali in Germania. Senza nascondere che vi sono stati anche momenti di difficoltà, ha riferito della sua esperienza in Turingia, servitale, ha detto, “per superare alcuni pregiudizi e stabilire anche legami di amicizia molto forti”. Stesso tipo di percorso quello fatto da Davide Benedetti del Torricelli in un paesino vicino a Stoccarda. Michela Bassi del Liceo Pascoli ha trascorso, invece, un intero anno scolastico nel Maria Hueber Gymnasium di Bolzano. Anche in questo caso la studentessa ha riferito che, passate le difficoltà iniziali, è riuscita a integrarsi bene con le compagne di classe anche grazie ai lavori di gruppo e alle iniziative extrascolastiche che le hanno permesso di capire sempre meglio il dialetto sudtirolese. 

Un’esperienza meno comune che ha calamitato l’attenzione del pubblico è stata, quindi, quella raccontata da Michele Hovden Bonzi. Grazie all’associazione Intercultura (Afs) lo studente del Torricelli è stato un anno in Thailandia. Nella sua breve relazione il ragazzo ha parlato della cucina, delle grandi diversità culturali e della sua esperienza di due settimane in un tempio buddista. Un’esperienza complessivamente così intensa da averlo fatto sentire un po' "straniero" al suo rientro in Italia. Valentina Andriollo del Liceo Carducci, grazie alle borse di studio della Regione, ha trascorso invece un anno in un paesino della costa sud dell’Inghilterra, dove, tra le altre cose, ha fatto volontariato in un "charity shop".

Le esperienze di gemellaggio con istituti in lingua tedesca nel territorio altoatesino riguardano centinaia di studenti di tutte le scuole, dalle elementari alle superiori. Quelli impegnati nel trimestre in Germania sono, invece, una cinquantina.  41 sono stati gli studenti di lingua italiana che nel 2016/2017 hanno frequentato l’anno scolastico in scuole di lingua tedesca e 50 quelli che, provenienti da scuole tedesche, hanno frequentato istituti italiani. Quarantacinque gli studenti altoatesini (90 in tutto) che trascorrono, grazie alle borse di studio della Regione, l’anno scolastico all’estero, tra Austria, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Spagna e Francia. Una ventina di ragazzi aderisce, infine, al progetto internazionale Intercultura che prevede anni scolastici (o bimestri estivi) in Paesi extrauropei e, viceversa, la presenza in Alto Adige di studenti stranieri.

fgo

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