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Opuscolo sull'integrazione, Achammer spiega le ragioni del ritiro
Ritirata una brochure dell'Intendenza tedesca. Secondo l'assessore Achammer "non rispecchia le linee guida della legge sull'Integrazione".
"In diverse occasione nella passata legislatura la Giunta provinciale ha illustrato il proprio concetto di integrazione. L'opuscolo pubblicato di recente non riflette in alcun modo la nostra visione dell'integrazione in alcune parti essenziali". Spiega così, l’assessore provinciale alla scuolatedesca, Philipp Achammer, la decisione di ritirare una brochure della Direzione formazione e istruzione in lingua tedesca dedicata al tema “Bambini e ragazzi musulmani nella scuola” della quale hanno parlato alcuni media in questi giorni. "Nel mondo della formazione in Alto Adige – dice l’assessore – si registra da sempre un clima di rispetto e comprensione, un buon livello di integrazione e convivenza pacifica". Tuttavia, questo per l’assessore non significa che per rendere possibile l’integrazione "ci si debba adattare agli usi e costumi degli altri".
Secondo Achammer la Giunta si è più volte espressa in favore di una politica che segua il principio dell’integrazione in cambio di impegno ed in questa direzione è stata modificata anche la relativa legge sull’integrazione, che prevede la frequenza di corsi di lingua e integrazione, o l’assolvimento dell’obbligo scolastico, per poter accedere ad alcune prestazioni sociali non essenziali. "L’integrazione – dice Achammer - comporta diritti e doveri ed è importante che anche i doveri siano chiari". Per un errore interno, l’opuscolo è stato pubblicato e spedito prematuramente. "E’ stato un errore – conclude – del quale ci assumiamo la responsabilità". L’assessore ha quindi dato incarico di rielaborare l’opuscolo sulla base dei principi della legge sull’integrazione del 2016.
USP