Attualità
Premio Claudia Augusta, riconoscimento per 35 neo-laureati
Assegnato nei giorni scorsi il Premio "Claudia Augusta" a 35 neo-laureati che hanno discusso una tesi su argomenti di interesse locale. Vettorato: "Un premio per conoscere il mondo giovanile".
Da oltre 18 anni a questa parte, la Biblioteca provinciale Claudia Augusta premia gli studenti e le studentesse che si sono laureati discutendo una tesi di interesse locale. I lavori presentati dai neolaureati spaziano su diversi temi di interesse: dalla politica alla linguistica, dalla medicina, alla storia dell’arte, dall’architettura all’etnografia e alla biologia, dalle scienze forestali alla storia della musica. Quasi 300 sono le tesi di laurea raccolte in questi anni grazie a questo progetto, che vuole riconoscere il lavoro dei neolaureati, che hanno concentrato i loro lavori conclusivi su tematiche legate al territorio. "Con questo premio – sottolinea l’assessore Giuliano Vettorato – possiamo conoscere ancora meglio il mondo giovanile, creando con loro un legame che possa durare nel tempo. Il contributo di questi tesi, inoltre, è fondamentale per mantenere aggiornata la collezione dei libri con le ricerche più attuali".
35 tesi presentate
Sono state 35 le tesi di laurea presentate e premiate in occasione della serata al Trevi, per quella che è nata come una sfida ambiziosa: reperire del materiale documentaristico per integrare le fonti da mettere a disposizione degli studiosi. Questi i premiati dell’edizione 2019 del premio "Claudia Augusta": Michele Oss Emer, Marisa Nastati, Esmiralda Halilaj, Gaetano D’Ambrosio, Sergio Ragnoli, Gaia Palmisano, Enzo Ianes, Marco Cozzi, Caterina Biasin, Cecilia Frego, Davide Leveghi, Luca Tait, Chiara Zandonai, Paolo Del Favero, Alessandro Ferraresi, Luisa Bortolotti, Liliana Prandini, Michela La Spisa, Olga Pavan, Nicole Marinaro, Alex Battocletti, Edoardo Giuriato, Domenico Gueli, Alessia Rattin, Simone Branchinella, Martina Borin, Paolo Gerace, Luca Criscuolo, Caterina Fantoni, Nina Grohmann, Miriam Furlan, Diana Teaca Ioana, Emanuela Teaca Anca e Sara Alberti.
ASP/tl