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Scomparsa Lidia Menapace, il cordoglio di Kompatscher
Senatrice, partigiana, femminista, pacifista, saggista e scrittrice: Lidia Menapace è morta a 96 anni all'ospedale di Bolzano. Kompatscher: "Se ne va un simbolo dell'impegno contro l'ingiustizia".
Staffetta partigiana, prima donna eletta nel consiglio provinciale altoatesino negli anni Sessanta assieme a Waltraud Gebert Deeg, punto di riferimento del movimento femminista e senatrice di rifondazione comunista negli anni Duemila. Lidia Menapace, 96 anni, protagonista della storia politica, culturale degli ultimi settant'anni in Italia e in Alto Adige, si è spenta all'Ospedale di Bolzano. "Con Lidia Menapace se ne va un pezzo di storia, una testimone del secolo e dell'impegno contro l'ingiustizia e per il progresso, civile e morale, della nostra società. Un impegno che, dopo la seconda guerra mondiale, ha portato avanti in politica, sia a livello provinciale che nazionale, senza mai far mancare il suo spirito energico e combattivo" ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher.
Lidia Menapace entra nella Resistenza a 18 anni come staffetta e prende il nome di battaglia di "sottotenente Bruna". Arrivata in Alto Adige nei primi anni Cinquanta, l'ex senatrice si candida per il consiglio regionale alle elezioni del 1964 nelle fila della Democrazia cristiana e viene eletta. Entra in Giunta provinciale come assessora agli affari sociali e alla sanità. Uscita dalla Dc nel 1972 è tra le fondatrici del quotidiano Il Manifesto. Autrice di numerosi saggi nel corso della sua vita Menapace ha condotto molte campagne pacifiste ed è stata tra le protagoniste del movimento Donne contro la guerra. Nel 2006 viene eletta in Senato nelle fila di Rifondazione comunista.
ASP/ASP