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Misure per incentivare l’apprendimento della lingua e cultura nelle scuole professionali tedesche e ladine.

Si è svolta questa mattina a Palazzo Widmann per iniziativa della Formazione professionale tedesca e ladina la presentazione delle “Indicazioni programmatiche per l’insegnamento della lingua (tedesco L1 ed italiano L2) e della cultura nelle scuole professionali”.

Non solo nel settore dei servizi, ma anche in quello dell’artigianato sta diventando sempre più importante la conoscenza delle lingue, sia di quelle straniere che della madrelingua. La competenza professionale va infatti di pari passo con la capacità di confrontarsi e comprendersi con i clienti, i partners commerciali, i collaboratori.

Ascoltare, accordarsi, formulare, presentare, offrire, spiegare, giustificare, informare diventano quindi competenze chiave anche per gli artigiani. Ecco perché nelle Scuole professionali viene data molta importanza alle competenze linguistiche: da anni, infatti, la Formazione Professionale promuove un adeguato aggiornamento del personale insegnante di madrelingua e di lingue straniere.

Nel Piano pluriennale della Formazione professionale, che contiene le linee guida strategiche, la promozione delle lingue è indicata come obiettivo da conseguire per uno sviluppo del sistema formativo. La lingua è vista come competenza chiave professionale, da promuovere anche in un’ottica di sostegno delle competenze sociali delle studentesse e degli studenti: sapersi esprimere con competenza dà maggiore sicurezza in se stessi.

In questo senso, il “Programma-quadro di insegnamento per il tedesco e l’italiano”, presentato questa mattina alla stampa dall’assessore competente, Dr. Otto Saurer, dal direttore della ripartizione, Peter Duregger, e dal coordinatore del progetto, Siegfried Nitz, rappresenta un’iniziativa concreta di promozione delle lingue. In quattro anni di lavoro sono stati elaborati, sulla base delle conoscenze più recenti e della didattica linguistica, i nuovi piani di insegnamento delle lingue italiano e tedesco per l’intero settore della formazione professionale di base, comprendendo al loro interno anche gli standars del “Portafoglio europeo delle lingue” e del “Quadro comune europeo di riferimento per le lingue”.

Il Programma di insegnamento, destinato alla scuola professionale di base, a quella specialistica ed all’apprendistato, è stato elaborato da un gruppo di lavoro di insegnanti delle Scuole professionali, che ha operato sotto la guida di Siegfried Nitz. L’ambito della didattica delle lingue è stato curato dall’esperto svizzero prof. Peter Sieber. Il Programma contiene le linee guida: sta alle singole scuole adattare poi l’insegnamento linguistico agli alunni sulla base dei diversi ambiti professionali. Dal 2001, in Alto Adige sono all’opera gruppi di lavoro multidisciplinari, a volte composti anche da rappresentanti delle categorie professionali, al fine di promuovere la conciliazione fra aree formative e singole materie.

Questi sono i programmi di insegnamento elaborati secondo questo nuovo concetto: il programma-quadro di insegnamento per la formazione duale dell’addetto al movimento terra, ai lavori stradali ed alla costruzione di condotte ed i programmi di insegnamento delle Scuole tecniche professionali per estetiste, per la moda e l’abbigliamento, per la meccatronica, per la tecnica del metallo e del legno, per l’artigianato artistico e per il settore alberghiero. I programmi didattici vengono già sperimentati quotidianamente all’interno egli istituti.

FG