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Bilancio dei primi cinque anni di attività del “Monitoraggio di qualità dell’autonomia scolastica”

Il “Monitoraggio di qualità dell’autonomia scolastica” questo il tema del convegno svoltosi oggi pomeriggio nella sala Conferenze del Centro Pastorale, in Piazza Duomo, 2, a Bolzano, nel corso del quale è stato fatto un bilancio di questi primi cinque anni di attività d è stato presentato il rapporto annuale della ricerca.

Convegno al Centro Pastorale di Bolzano. Bilancio dei primi cinque anni di attività del “Monitoraggio di qualità dell’autonomia scolastica”
Il “Monitoraggio di qualità dell’autonomia scolastica”, questo il tema del convegno svoltosi oggi pomeriggio nella sala Conferenze del Centro Pastorale, in Piazza Duomo, 2, a Bolzano, nel corso del quale è stato fatto un bilancio di questi primi cinque anni di attività d è stato presentato il rapporto annuale della ricerca.

Il progetto riguardante il monitoraggio di qualità dell’autonomia scolastica è stato avviato nel 1998 dall’Istituto Pedagogico per incarico della Sovrintendenza Scolastica e nel corso del convegno odierno è stata analizzata da esperti del settore l’esperienza realizzata presso le scuole di ogni ordine e grado della nostra provincia.

Erano presenti al pomeriggio di studio l’assessora provinciale alla scuola e vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, la sovrintendente scolastica, professoressa Bruna Visintin Rauzi, la dott. Barbara Repetto, direttrice di dipartimento, oltre a rappresentanti del mondo scolastico di lingua italiana, tedesca e ladina, del Ministero dell’istruzione e del Comune di Bolzano.

L’insieme dei contributi che il monitoraggio ha offerto e offre alle scuole sembra convergere oggi verso gli orientamenti che stanno impegnando gli stati membri dell’Unione europea ai fini di migliorare la qualità dei sistemi di formazione e di istruzione.

I principali orientamenti emersi dal primo lustri di attività del monitoraggio possono essere sinteticamente riassunti nell’esigenza di una sempre maggiore partecipazione di tutte le componenti della scuola in un ottica democratica e partecipativa; una progettazione che non sia imposta dall’alto ma “costruita insieme”; la circolazione delle esperienze, la costituzione di reti tra scuole e tra scuole e territorio; la diffusione di pratiche di autovalutazione delle singole scuole e la ricerca di soluzioni per migliorare la qualità.

Questi stessi temi sono stati al centro dell’intervento dell’assessora provinciale alla scuola, Luisa Gnecchi, secondo la quale il monitoraggio, la valutazione, la qualità e l’autovalutazione dovranno sempre più a far parte del tessuto scolastico nel quadro dell’autonomia e della riorganizzazione del sistema scolastico sia a livello locale che nazionale.

Il tema è stato quindi affrontato e sviluppato dai sue relatori del convegno, rispettivamente il Dr. Michael Schratz, esperto incaricato dalla Commissione Europea per il Progetto Pilota “Evaluating Quality in School Education”, ordinario di Pedagogia scolastica e direttore del Dipartimento per la formazione degli insegnanti e la ricerca sul miglioramento della scuola dell’Università di Innsbruck, ed il Dr. Markus Liensberger, dirigente e coordinatore di percorsi di autovalutazione nella scuola in lingua tedesca.

Infine gli esiti del monitoraggio di qualità dell’anno scolastico sono stati esposti dai componenti del team di monitoraggio Marino Gandelli e Maria Rita Chiaramonte della Sovrintendenza scolastica e da Laura Portesi dell’Istituto pedagogico. Il percorso sinora compiuto dal monitoraggio di qualità dell’autonomia scolastica a livello provinciale è stato documentato dai responsabili del progetto in un opuscolo che illustra in maniera chiara e sintetica lo “stato dell’arte” e le opportunità che dovranno essere colte nei prossimi anni.

FG

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