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Risultati della maturità nelle scuole italiane: penalizzata la terza prova

Il bilancio degli scrutini e degli esami per l'anno 2003/2004 nelle scuole in lingua italiana della provincia è stato illustrato oggi (venerdì 9) a Bolzano dalla sovrintendente Bruna Rauzi. Aumentano gli studenti e sono sempre di più quelli che scelgono l'indirizzo classico. Difficoltà ha fatto registrare la cosiddetta "terza prova" dell'esame di maturità, che comprende lo svolgersi dell'esame di seconda lingua e di quello interdisciplinare in una sola giornata.

Il bilancio dell'anno scolastico appena concluso è stato illustrato questa mattina nella sede della Sovrintendenza scolastica in lingua italiana dalla sovrintendente Bruna Rauzi insieme al direttore di Ripartizione Claudio Vidoni e agli ispettori Anna Corradi, Paolo Lorenzi e Walter Cristofoletti. Accanto ai dati sono stati evidenziati quelli che sono risultati i vantaggi e i limiti dei punti "riformati".
I funzionari responsabili hanno sottolineato le difficoltà provocate agli studenti dalla cosiddetta "terza prova" dell'esame di maturitá, che prevede l'esame di seconda lingua e quello interdisciplinare sostenuti in una sola giornata. La Sovrintendente ha fatto notare come la prova di tedesco, di grande rilevanza per la realtà locale, impegnando gli alunni per quasi due ore e mezzo, abbia finito per penalizzare lo svolgimento dell'altra prova (il 23% dei ragazzi è risultato insufficiente contro il 18% dell'anno precedente). Da qui l'auspicio di poter ipotizzare a partire dall'anno prossimo lo svolgimento della prova in due tempi, vale a dire nell'arco di due giornate. Sull'ipotesi si è mostrato d'accordo anche l'ispettore per la lingua tedesca, Walter Cristofoletti. L'ispettore Lorenzi ha ribadito che anche la prova disciplinare di indirizzo scientifico è risultata "mortificata" dalla lunghezza della "doppia" terza prova.

Se parecchi sono stati in generale gli insufficienti alla maturità, buoni risultati si sono avuti nella cosiddetta "fascia di eccellenza" e in quella della sufficienza. I punteggi hanno evidenziato un aumento (dal 5,4 all'8%) nella fascia del "100" (il voto massimo) e una diminuzione (dall'11,7% all'8-9%) in quella del voto minimo. Nelle prove scritte il tema piú "gettonato" é stato quello relativo all'articolo di giornale.

I dati generali: l'anno che si è concluso ha fatto registrare un aumento complessivo della popolazione scolastica, che ha "virato" in modo piuttosto deciso verso l´indirizzo classico. Nello specifico, i licei (in particolare il classico e lo scientifico ma anche il liceo pedagogico) hanno catalizzato quasi il 50% della popolazione scolastica (45,1% la percentuale dei diplomati), lasciando il restante 50% diviso tra il settore professionale (diplomati in percentuale del 17,7%) e tecnico. La sovrintendente Rauzi ha sottolineato come questo fenomeno mostri l'incertezza legata al futuro degli istituti tecnici e come si renda sempre più evidente l'esigenza di inserire all'interno del sistema scolastico una maggiore flessibilitá, che permetta a tutti di orientarsi nel modo piú consono, in particolare verso una scuola a cui si affianchi l'apprendistato.
I dati degli scrutini hanno evidenziato un aumento nelle scuole superiori dei respinti, con i promossi che sono passati per i primi quattro anni dall'88,5% all'87,8%, mentre i diplomati sono scesi dal 97% al 96,9%. Alle elementari sono leggermente diminuiti gli alunni licenziati (si è passati dal 99,6 al 99,3%) mentre sono aumentati i licenziati alle medie (dal 94,1 al 94,9%). Il prossimo sarà l'ultimo anno con l'esame in quinta elemntare. Vanno crescendo gli iscritti nei vari gradi delle scuole; restando alle superiori, quest'anno erano 4.369 mentre per il 2004/2005 se ne prevedono 4.627.

em