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Consulta culturale italiana: affrontati i problemi del "Cristallo" a Bolzano, del "Don Bosco" a Bressanone e delle cooperative teatrali

Tre punti rilevanti per lo sviluppo culturale dell'Alto Adige sono stati affrontati ieri (lunedì 12) nell'ultima seduta della Consulta culturale italiana, presieduta dall'assessore provinciale alla Cultura Luigi Cigolla: il primo riguarda le prospettive finanziarie per completare la ristrutturazione del complesso culturale “Cristallo” a Bolzano, il secondo concerne il ruolo delle cooperative teatrali in provincia di Bolzano e il terzo si riferisce alla proposta di ristrutturazione del complesso culturale ex oratorio Don Bosco a Bressanone.

Nella seduta di programmazione, la Consulta culturale italiana ha discusso del finanziamento del complesso culturale "Cristallo" di Bolzano, presenti il parroco di Regina Pacis, il Presidente e la Vicepresidente dell'associazione individuata dalla parrocchia per la gestione del complesso. E´stato ricordato che la Provincia ha partecipato finora alle spese di ristrutturazione con 3.914.031 € (di cui 2.667.659 € per il settore cultura, 623.186 € giovani, 392.507 € anziani). Ultimamente il Comune di Bolzano ha erogato un canone di locazione anticipato per circa 800.000 € a fronte dell’acquisizione di spazi all’interno del complesso ad uso degli uffici della circoscrizione. Considerato quindi che la prevalenza delle risorse erogate per la ristrutturazione del complesso culturale è di provenienza provinciale, si pone il problema del reperimento delle ulteriori risorse per la ultimazione degli arredi della sala teatrale che consentirebbero di ultimare la ristrutturazione. A tale proposito sono in corso trattative con il Comune di Bolzano.

E´stata affrontata e discussa la prospettiva del necessario progetto di gestione del complesso e in particolare della sala teatrale e dello spazio espositivo, per le quali una convenzione stipulata fra la Ripartizione Cultura italiana della Provincia e la parrocchia prevede di individuare un modello organizzativo idoneo alla gestione degli spazi culturali e giovanili, un soggetto a cui affidare la gestione e la conduzione della struttura, un regolamento e la nomina di un comitato artistico per l’utilizzo dello spazio espositivo. La consulta e l'assessore Cigolla auspicano che la struttura acquisti una propria fisionomia: non un ulteriore contenitore delle più disparate iniziative, ma invece uno spazio ove prevalentemente avvengano iniziative pensate per il quartiere. In tale contesto è fondamentale l’elaborazione di una proposta che non sia di mero intrattenimento o di banale incontro del presunto gusto del pubblico, ma consenta di anticiparne i desideri, di sviluppare una politica culturale che porti le persone ad uscire di casa e ad aggregarsi per il confronto con attività culturali. In tale prospettiva - secondo la consulta - il coinvolgimento del pubblico più giovane è assolutamente prioritario, così come prioritario è il confronto dei giovani con attività artistiche di elevata qualità. A questi obiettivi deve mirare la composizione sia dell’ente che gestirà gli spazi sia del comitato artistico.

Collegata in parte al punto precedente, è stata la discussione sul ruolo delle cooperative teatrali sul territorio provinciale. Le due cooperative sono state invitate dall'assessore Cigolla ad esporre la loro situazione e le loro richieste. Il loro sviluppo e lo sviluppo di nuove formule di spettacolo alla luce di nuovi insediamenti urbani può essere strettamente legato alla promozione di nuova attività professionale . La proposta della cooperativa Prometeo di gestire in forma di residenza lo spazio teatrale di Pineta di Laives, ovviamente ospitando anche spettacoli proposti da altre associazioni, e la possibilità per Teatro Blu di inserirsi in forma residente nella programmazione del futuro Teatro Cristallo, sono apparse particolarmente interessanti. Ovviamente si tratta di progetti che richiedono un’apposita dotazione finanziaria, un limite temporale ben chiaro e una successiva verifica dei risultati conseguiti. La consulta ha ricordato che è da superare la scelta, apparentemente egualitaria, di rendere lo spazio disponibile a chi prima lo chiede, in quanto frutto di una malintesa parità di trattamento che penalizza la responsabilità per lo sviluppo culturale.

L’assessore Cigolla ha infine invitato il vicesindaco di Bressanone e assessore comunale alla cultura italiana Dario Stablum a discutere con la consulta culturale l'opportunitá di un finanziamento provinciale anche per la ristrutturazione Centro Don Bosco di Bressanone, possibilità comunque legata all’auspicato aumento della dotazione finanziaria nel settore culturale. Nuove spese di ristrutturazione saranno possibili solo al termine degli interventi già avviati, cioè della ristrutturazione del complesso Cristallo. Sulla base dei vigenti criteri per i finanziamenti culturali sarà necessaria una stima finanziaria dei futuri costi di gestione, riferiti ad un’attività culturale in senso proprio e incisiva nel territorio comunale. L'Assessorato provinciale alla Cultura potrà infatti contribuire alle spese di gestione e di finanziamento alle attività di nuovi centri solo se i Comuni condivideranno l’esigenza delle strutture finanziando il 50% delle future necessità economiche. La riflessione sulla nuova richiesta di Bressanone dovrà essere accompagnata a quella sull’attuale stato di utilizzo del Forum di Bressanone, che ha visto un consistente contributo finanziario della Provincia e del settore cultura in particolare e che ancora pare dover sviluppare tutte le proprie potenzialità per un utilizzo più intensivo e culturalmente più qualificato. 

pf