Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Giorno della memoria, appello di Kompatscher contro il razzismo

Il 27 gennaio di 75 anni fa l’Armata rossa liberà il campo di sterminio di Auschwitz. Kompatscher: “Restiamo vigili contro i pericoli del nazionalismo”.

Il presidente Arno Kompatscher mette in guardia sui rischi del nazionalismo (Foto:ASP/Ivo Corrà)

Settantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata rossa liberarono il campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz, nel quale i nazisti uccisero più di un milione di persone. Nel 2005, a sessant’anni dalla liberazione, l’Onu designò la data quale giorno in cui ricordare i 6 milioni di vittime della Shoah. Per il presidente Arno Kompatscher la Giornata della memoria è spunto per lanciare un appello a vigilare contro il nazionalismo e l’istigazione all’odio. "Per rispetto delle vittime della follia nazionalista, dobbiamo restare vigili e mai indifferenti", afferma il Landeshauptmann, mettendo in guardia sui rischi del diffondersi di sentimenti come il nazionalismo, il razzismo e il disprezzo degli altri esseri umani. "Ogni anno che passa i testimoni della barbarie diventano sempre meno e per questo diventa sempre più importante tenere vivo il ricordo di ciò che successe, per fare in modo che non avvenga mai più".  Secondo il presidente non è accettabile che questi eventi storici siano negati o relativizzati. "È un dato di fatto - aggiunge - che anche oggi si diffondano pregiudizi non solo nei confronti della comunità ebraica, ma anche in molti altri casi". Quanto all’Alto Adige, osserva il presidente, "la nostra terra si è sempre ritratta come terra delle vittime, ma anche qui ci furono vittime, complici e carnefici".  Proprio per questo, conclude Kompatscher, "dobbiamo fare nostro e difendere con determinazione il motto: mai più nazionalismo, mai più razzismo, mai più persecuzione!".

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