Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Tempi per la famiglia, passi avanti per le politiche provinciali

La Giunta provinciale ha approvato il regolamento d'esecuzione per le politiche sui tempi della famiglia. Mettere in rete servizi a livello comunale e comprensoriale è un passo fondamentamentale.

Rendere l'Alto Adige una regione sempre più a misura di famiglia è l'obiettivo di fondo della politica provinciale in questo settore (Foto: IDM/Thomas Grüner)

La Provincia di Bolzano accelera su una politica attiva di gestione dei tempi, per lo sviluppo e il sostegno della famiglia. "Con la messa in rete di servizi a livello locale e con maggiori sinergie, la famiglia può guadagnare tempo - sottolinea l'assessora Waltraud Deeg - e questo va a vantaggio di tutti: i bambini, le famiglie, i datori di lavoro e la comunità stessa". L'attenzione alla famiglia pensata a 360 gradi riguarda tutte le aree importanti nella vita quotidiana e comprende una buona infrastruttura di assistenza e istruzione, una mobilità efficiente, un'amministrazione orientata al cittadino e ai servizi, attività per il tempo libero orientate alla famiglia e un ambiente di lavoro favorevole. Essenziale per una buona tempistica della vita familiare quotidiana è anche l'area della pianificazione urbanistica della città e dei Comuni, così come una buona cooperazione con le imprese locali in modo che gli orari di lavoro, di istruzione e di cura dei bambini siano ben coordinati.

La legge e il regolamento d'attuazione

Già nella legge per lo sviluppo e sostegno alla famiglia (legge 8/2013), l'articolo 5 prevede politiche dei tempi per servizi privati e istituzioni pubbliche per migliorare la conciliazione lavoro-famiglia. Ieri (23 marzo) la Giunta provinciale ha approvato il regolamento di attuazione in questo senso. L’assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg, che aveva introdotto la proposta di risoluzione, è soddisfatta: "Il sostegno alle famiglie è un compito multiforme, che va dal sostegno finanziario alla fornitura di strutture di supporto all'ampliamento della rete. A livello di Comunità comprensoriali e di Comuni si possono trovare soluzioni che, da un lato, soddisfano al meglio i bisogni delle famiglie e, dall'altro, fanno anche il miglior uso delle risorse locali sul campo. Vogliamo creare sempre più spazi e tempi a misura di famiglia".

Gruppo di coordinamento per l'attuazione

Il documento è stato redatto da una task force composta da membri della Consulta per la famiglia, della Consulta dei genitori, rappresentanti del settore della formazione, dell’economia, dei sindacati e del Consorzio dei Comuni. Nel regolamento d'attuazione si stabilisce l'obiettivo di un maggiore coordinamento in sei campi d'azione. A questo scopo nascerà un gruppo di coordinamento composto da rappresentanti delle Intendenze scolastiche, di Comunità comprensoriali, dei Comuni, dei servizi giovanili e delle organizzazioni per la famiglia, con la Consulta per la famiglia che coordina e agevola il processo.

Deeg: "Più qualità di vita per le famiglie"

"I bisogni e le esigenze delle famiglie devono essere presi in considerazione fin dall'inizio: questa delibera pone le basi per aumentare la qualità della vita delle famiglie, creando libertà di tempo e, in definitiva, rendendo più facile conciliare la vita familiare e quella lavorativa", spiega la Deeg. In questo modo, il lavoro di rete già esistente sarà ulteriormente rafforzato e consolidato, e sarà portato avanti nel senso dell'obiettivo di rendere l'Alto Adige una provincia a misura di famiglia.

red


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