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Mercato del lavoro: inverno in calo, da aprile c'è la ripresa

Mercato del lavoro, i dati più recenti riferiscono di una recessione nel settore turistico, finora mai vista, a fronte della solidità di comparti indipendenti dal turismo. Prima ripresa da aprile.

Nuovo Rapporto sul mercato del lavoro: l'assessore Philipp Achammer (sx) e il direttore della ripartizione Stefan Luther illustrano il trend novembre 2020-aprile 2021. (Foto: ASP/Fabio Brucculeri)

Il rapporto sul mercato del lavoro appena pubblicato, fotografa la situazione in provincia di Bolzano nel semestre novembre 2020-aprile 2021 e fornisce un quadro sulla stagione invernale 2020/2021, priva di turisti. Il mercato del lavoro risulta diviso: il risultato del semestre è fortemente negativo, ma c'è motivo per un certo ottimismo. L'assessore provinciale Philipp Achammer insieme al direttore della Ripartizione lavoro Stefan Luther oggi (10 giugno) in conferenza stampa, hanno illustrato gli sviluppi più recenti. La notizia positiva che hanno voluto evidenziare è il trend positivo che si registra nel mercato del lavoro a partire dall’inizio di aprile 2021 con un costante e rapido aumento dei rapporti di lavoro e dell’attivazione di contratti di lavoro. "Dall'inizio di giugno - ha spiegato Achammer -  l’Alto Adige ha quasi raggiunto nuovamente il numero di occupati del 2019, fatto che dimostra come la nostra economia ed anche il settore turistico si riprendono bene e in tempi relativamente brevi”. Questo ottimismo viene condiviso da Stefan Luther: "Da inizio aprile, a prescindere dal comparto turistico, si è verificato uno sviluppo dinamico in tutti i settori che non ci aspettavamento con questa rapidità".

Novembre 2020-aprile 2021: -5,5% contratti di lavoro

“Il mercato del lavoro altoatesino nel periodo novembre 2020 - aprile 2021, rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, ha conosciuto un calo occupazionale come non lo si era visto da decenni, che ha toccato il – 5,5%”, ha riferito Achammer aggiungendo che il calo necessita però di una precisazione. Il raffronto, infatti, si riferisce a mesi in piena pandemia, novembre 2020-aprile 2021, mentre il semestre novembre 2019-aprile 2020 si è trovato solo in parte in fase pandemica. "La mancanza della stagione turistica invernale ha fatto si che gli stagionali non abbiano potuto avviare l'attività lavorativa. Il venir meno della stagione invernale con tutta probabilità costituisce un fatto storico anche per il mercato del lavoro", ha spiegato l'assessore. Il calo ha interessato in prima linea i contratti precari, a tempo determinato e stagionali, e si riferisce anche alla mancata attivazione di rapporti di lavoro. Per quanto riguarda, invece, i contratti a tempo indeterminato, sono state attivate le misure statali della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti

Politiche attive del lavoro per la stabilizzazione

Nella fase successiva sono necessarie più che mai politiche attive del lavoro. "Da un lato, dobbiamo far incontrare la domanda con l'offerta per ottenere il collocamento cercando di creare opportunità e di appianare gli ostacoli. Ritengo molto importante che venga posta maggiore attenzione su precisi target: i più giovani, le donne e le persone con background migratorio", ha spiegato l'assessore Achammer il quale ha affermato che "non deve esserci una generazione lockdown". "Si deve ampliare l'offerta formativa creando un numero maggiore di possibilità di tirocinio, facilitare le donne nel permanere sul mercato del lavoro favorendo la conciliabilità di famiglia e lavoro", ha fatto presente il direttore di ripartizione Stefan Luther. Il nuovo Rapporto sul mercato del lavoro è consultabile sul portale web della Provincia dedicato al lavoro.

eb

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