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Tutela storico-artistica per la casa dei ferrovieri di Campodazzo

La casa dei ferrovieri di Campodazzo è stata posta sotto tutela storico-artistica. Oggi il sì della Giunta alla conservazione del significativo monumento architettonico.

Nella seduta odierna (15 marzo) la Giunta provinciale, su proposta dell'assessora ai Beni culturali, Maria Hochgruber Kuenzer, ha deliberato il vincolo diretto di tutela storico-artistica per la casa dei ferrovieri di Campodazzo, nel Comune di Renon. Il vincolo di tutela è stato richiesto dopo l'accertamento da parte della Soprintendenza provinciale ai beni culturali dell'interesse culturale dell'edificio, l'avvio del procedimento nonché a seguito della messa al corrente dei proprietari e delle proprietarie.

In Alto Adige esistono diverse tipologie di case dei ferrovieri. Quella di Campodazzo e classificata come casa di tipo C. “Nella nostra provincia le case di questa tipologia sono tante – sottolinea l'assessora provinciale Hochgruber Kuenzer – ma nessuna, al pari di Campodazzo, si è conservata in uno stato altrettanto originario. Questo edificio testimonia in modo significativo il ruolo di ponte tra Nord e Sud esercitato dall'Alto Adige”.

La casa fu costruita negli anni 1926 – 28 su progetto dell'architetto Angiolo Mazzoni. L'edificio si sviluppa su due piani, ciascuno dotato di due appartamenti, a cui si aggiunge un piano ammezzato in cantina e nel sottotetto. Nella sua valutazione la Soprintendenza ai beni culturali mette in evidenza, tra le altre cose, il tetto a padiglione, le diverse porte di ingresso con coperture, i battenti originali, i camini di notevole impatto visivo e l'uso asimmetrico della muratura in porfido che si sviluppa su diverse altezze nella zona dello zoccolo e agli angoli dell'edificio. Inoltre, in una nicchia a tutto sesto con zoccolo, si erge una scultura lignea raffigurante Sant'Antonio da Padova, presumibilmente opera dell'artista Goffredo Moroder, e sopra di essa una lanterna in ferro battuto risalente all'epoca di costruzione. All'interno gradini in pietra artificiale con motivo a terrazzo e una ringhiera di metallo con decori a forma ondulata, porte d'ingresso agli alloggi specchiate a tre campi con due battenti, piastrelle in gres e pavimenti in legno originari.

“Per la prima volta il vincolo di tutela si fonda su un'indagine estesa a tutto il territorio altoatesino afferente agli edifici residenziali storici dedicati ai dipendenti delle ferrovie dal 1900 al 1945. Tale indagine – spiega la soprintendente ai Beni culturali Karin Dalla Torre – è stata commissionata dalla Soprintendenza ai beni culturali nel 2021 e consente strategicamente di effettuare una selezione degli edifici storici esistenti di questa tipologia. Seguiranno ulteriori rilevamenti legati a questo tema”.

Con la deliberazione odierna, la Giunta provinciale autorizza la Soprintendente ai beni culturali a presentare all'ufficio tavolare di Bolzano la domanda di annotazione del vincolo diretto di tutela storico-artistica. Il vincolo entrerà in vigore con la pubblicazione della suddetta deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.


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mpi/sb


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