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Fermate degli autobus: nuovi criteri per i contributi

Li ha approvati la Giunta provinciale nella sua seduta di oggi. “Sosteniamo i Comuni nella costruzione e nell'adeguamento, per la sicurezza e il comfort dell’utenza”, dice l’assessore Alfreider

La Giunta provinciale ha approvato oggi (21 giugno) le nuove linee guida per l’erogazione di contributi per la nuova realizzazione e l’adeguamento delle fermate degli autobus del trasporto pubblico locale proposte dall’assessore alla Mobilità, Daniel Alfreider. “Il nostro scopo è sostenere una mobilità plurale e intermodale”, sottolinea Alfreider. L’attenzione della Giunta è concentrata sulla mobilità pubblica e attiva. Per questo, le nuove fermate devono essere realizzate lungo le reti pedonali e ciclabili ed essere prive di barriere architettoniche. “Attraverso il nuovo regolamento dei contributi vogliamo sostenere i Comuni nella nuova realizzazione e nell’adeguamento delle fermate degli autobus e soprattutto migliorare la sicurezza e la comodità degli utenti”, afferma ancora l’assessore.

Collaborazione con il Consorzio dei Comuni: più comfort per i viaggiatori

Le linee guida sono state precedentemente discusse con i rappresentanti del Consorzio dei Comuni. "Diverse proposte che abbiamo avanzato a nome dei Comuni sono state accettate e la procedura di richiesta dei contributi per i Comuni è stata semplificata", afferma soddisfatto Andreas Schatzer, presidente del Consorzio dei Comuni.

Secondo le nuove linee guida, i contributi sono previsti per lavori particolarmente onerosi. Tra questi, quelli che superano una spesa di 20 mila euro per fermata. Per ottenere la sovvenzione provinciale, i progetti devono rispettare standard più alti di quelli previsti fino ad oggi. La fermata dell'autobus deve quindi disporre di un'area di attesa sopraelevata e priva di barriere architettoniche, nonché di un cartello della fermata dell'autobus, di un tabellone con gli orari e della segnaletica orizzontale. Inoltre, per un accesso alla fermata privo di barriere architettoniche e una maggiore sicurezza, sono raccomandate la realizzazione di posti a sedere e la predisposizione di un’informazione dinamica dei passeggeri, di cestini per la spazzatura, di un sistema di segnalazione tattile, di parcheggi per le biciclette, per le auto in car sharing e per persone con disabilità e ancora di segnalatori acustici e visivi per l’attraversamento stradale.

Sono ammesse solo le richieste per la costruzione e l’adeguamento delle fermate degli autobus. ”Le richieste di contributo devono essere presentate per via telematica all’Ufficio provinciale Trasporto pubblico locale assieme ad un progetto esecutivo approvato entro il 31 marzo o il 30 settembre di ogni anno”, spiega il direttore del Dipartimento mobilità, Martin Vallazza. Le domande verranno valutate da una commissione utilizzando appunto precisi criteri.


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san/mdg


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