Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Politica dei tassi d'interesse: incontro con le banche altoatesine

In un incontro con le banche altoatesine, il presidente della Provincia si è espresso a favore di misure per alleggerire il peso per famiglie e imprese e ha promesso il sostegno della Provincia.

Le possibili misure di alleggerimento per le famiglie e le imprese in un contesto di aumento dei tassi di interesse sono state il tema di un recente incontro (svoltosi il 6 ottobre) tra il presidente della Provincia autonoma di Bolzano e le banche e gli istituti di credito, tra cui le Casse Raiffeisen, la Cassa di Risparmio di Bolzano la Banca Popolare, la Casa Rurale Renon e la Cassa Raiffeisen di San Martino in Passiria, il Mediocredito nonché la Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia e la Cassa Rurale Val di Fiemme, svoltosi a Palazzo Widmann. L'incontro si è svolto su iniziativa del presidente, che è anche assessore provinciale alle Finanze, per concordare eventuali misure di politica dei tassi d'interesse a sostegno di famiglie e imprese, "come era stato fatto con successo all'epoca della pandemia". Dopo che la Banca Centrale Europea (BCE) ha reagito all'aumento dell'inflazione causato dalla crisi economica e finanziaria aumentando più volte il tasso d'interesse di riferimento, questo aumento dei tassi si fa sentire anche in Alto Adige: le famiglie e le imprese che hanno contratto prestiti o crediti sentono sempre di più l'aumento degli interessi.

Contributo forfettario per ammortizzare i costi energetici

Nel corso dell'incontro, il presidente della Provincia ha informato i rappresentanti delle banche che la Giunta provinciale intende approvare a breve un contributo forfettario per il riscaldamento nei mesi invernali come prima misura per ammortizzare l'aumento dei costi energetici. Il presidente ha fatto appello alle banche e agli istituti di credito affinché utilizzino il proprio margine di manovra nella politica dei tassi di interesse a favore di famiglie e imprese.

Le banche parlano di "situazione relativamente tranquilla"

Durante l'analisi congiunta della situazione, diversi rappresentanti degli istituti bancari altoatesini hanno descritto la situazione relativa all'andamento dei tassi di interesse come "relativamente tranquilla". La maggior parte delle rate dei prestiti viene rimborsata correttamente. Da un lato, negli anni passati molti mutui per l'edilizia residenziale erano stati concessi a un tasso di interesse fisso, dall'altro alcuni istituti bancari hanno cercato di venire incontro ai mutuatari in questa fase di transizione. In definitiva, è nell'interesse delle banche stesse che non si verifichino insolvenze sui prestiti. Per quanto riguarda il resto del territorio nazionale e dell'Europa, gli istituti bancari locali hanno sottolineato che l'Alto Adige si trova in una posizione migliore rispetto alla media e che l'economia stabile sta dando i suoi frutti in questa situazione. Il presidente ha sottolineato l'importanza che gli istituti bancari sostengano gli elementi più deboli della società e che i casi di difficoltà dovrebbero essere risolti insieme con il dialogo per trovare una soluzione accettabile per entrambe le parti.

Previsto un fondo di sostenibilità

Il presidente ha poi discusso con i rappresentanti delle banche altoatesine la proposta di istituire programmi di sostegno mirati sotto forma di contributi in conto interessi per le imprese. In particolare, gli investimenti che contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG's) potrebbero essere sostenuti dalla Provincia attraverso contributi sugli interessi. Un possibile veicolo a tal fine potrebbe essere la società provinciale d'investimento di capitali Euregio Plus Sgr, nella quale potrebbe essere investito uno specifico fondo per la sostenibilità, al quale potrebbero contribuire anche le banche altoatesine.

Per l'Amministrazione provinciale hanno partecipato alla discussione con le banche anche il direttore generale, Alexander Steiner, competente per le finanze, e il direttore del Dipartimento Europa, Innovazione, Ricerca e Comunicazione, Ulrich Stofner.


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jw/red


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