Giornata dell’Autonomia 2014

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Ipes, la Giunta vuole sfruttare meglio le possibilità di sanzione

Gli inquilini dell‘Ipes e degli alloggi comunali devono rispettare determinate regole. Se ciò non dovesse accadere, in futuro la Provincia intende sospendere il contributo per le spese accessorie.

L'Istituto provinciale per l'edilizia sociale (Ipes) gestisce oltre 13.000 appartamenti,  inoltre, ci sono circa 2000 appartamenti di altri enti pubblici, principalmente dei Comuni. Per gli inquilini e le inquiline di questi appartamenti vige un regolamento delle affittanze, che è parte integrante del contratto di locazione. Nell'ambito dell'approvazione della legge provinciale sull'edilizia pubblica e sociale, è stato discusso pubblicamente e in Consiglio provinciale il tema delle possibilità di sanzione per le persone che non si comportano correttamente.  Infatti, la legge provinciale già prevede la revoca dell'assegnazione di un appartamento Ipes in caso di gravi violazioni del regolamento o altre condotte illecite; inoltre, l'Istituto per l'edilizia abitativa può imporre multe da 50 a 800 euro in caso di violazione del regolamento condominiale.

L'assessora provinciale all'Edilizia sociale Ulli Mair aveva presentato nella riunione della Giunta provinciale del 4 giugno una proposta, che oggi (18 giugno) è stata approvata e ora sarà attuata. In caso di ripetute violazioni, in futuro sarà possibile che gli inquilini e le inquiline degli appartamenti Ipes (o di altri enti pubblici) possano non ricevere dal Distretto sociale il contributo per le spese accessorie per due anni. "Intendiamo utilizzare meglio il quadro esistente per dare un chiaro segnale che i comportamenti illegali non sono tollerati, anche a tutela degli inquilini che si comportano correttamente", sottolinea l'assessora Mair. La Giunta provinciale ha ora incaricato gli uffici provinciali competenti di adeguare di conseguenza il decreto del presidente della Provincia n. 30/2000, che regola le prestazioni dell'assistenza economica sociale.


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ck/red


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