Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Violenza contro le donne: il Tirolo presenta esempio di best practice

Il Tirolo, l'Alto Adige e il Trentino vogliono collaborare nella prevenzione della violenza di genere. Presentato oggi il modello tirolese per la gestione delle donne e dei bambini a rischio.

Come proteggere al meglio le donne e i bambini che rischiano di subire gravi violenze? Questa domanda è stata al centro della visita-studio dell'Euregio che si è svolta oggi, mercoledì 31 maggio, presso il Landhaus di Innsbruck. Esperti nel campo della violenza di genere provenienti da Tirolo, Alto Adige e Trentino si sono confrontati su come affrontare i casi ad alto rischio.

È stato presentato il modello della consolidata prassi tirolese delle “Conferenze interdisciplinari S-FK” coordinate dalla Polizia, quale strumento per affrontare i casi ad alto rischio- Essa si basa sul principio che la protezione non può mai essere fornita da una sola istituzione. Nella S-FK, quindi, autorità e istituzioni si siedono ad un tavolo per elaborare un piano di sicurezza coordinato e in stretta collaborazione. L'assessora provinciale alle donne del Tirolo, Eva Pawlata e le sue due colleghe Waltraud Deeg (Alto Adige) e Stefania Segnana (Trentino) hanno aperto l'evento.

Imparare da e con gli altri

"La violenza contro donne e bambini è uno dei problemi più urgenti del nostro tempo, in tutto il mondo. Secondo un'indagine dell'Unione Europea per i Diritti Fondamentali, una donna su cinque subisce violenza fisica e/o sessuale. Per proteggere al meglio le donne e i bambini la cui vita, così come la salute e la libertà, sono minacciati, è necessaria un'offerta di aiuto e di sostegno completa e, soprattutto, ben collegata. Durante la visita di studio dell'Euregio, gli esperti dei tre territori dell'Euregio hanno scambiato opinioni e imparato gli uni dagli altri. Con le “conferenze interdisciplinari”, il Tirolo ha creato uno strumento utilizzato con successo e che in futuro potrà essere applicato in forma simile anche a sud del Brennero", sottolinea l'assessora Eva Pawlata.

L'assessora Waltraud Deeg aggiunge: "La violenza non è mai una questione privata. Prima riusciamo a contenere gli atti di violenza, meglio è. In Alto Adige stiamo lavorando per rafforzare le misure di prevenzione in conformità con la nostra legge provinciale sulla prevenzione della violenza; allo stesso tempo, le reti di supporto e assistenza per le vittime di violenza vengono consolidate e ampliate. Guardare oltre i confini ci aiuta a scambiare idee su modelli nuovi e complementari, a sfruttare le sinergie e ad ampliare i nostri servizi."

“L’attenzione su questo tema deve essere costante: possiamo davvero aiutare le donne vittime di violenza a chiedere aiuto rispondendo ai loro bisogni in modo sempre più efficace. La Provincia autonoma di Trento ha scelto di differenziare quanto più possibile l’accesso ai servizi. Lo facciamo in collaborazione con diverse associazioni del territorio che gestiscono le strutture protette di accoglienza per donne e bambini, ma anche attraverso strumenti di aiuto economico e interventi per supportare l’autonomia lavorativa e abitativa delle donne. Cerchiamo anche di prevenire i comportamenti violenti attraverso servizi specializzati rivolti agli uomini autori di violenza,” afferma l'assessora Stefania Segnana.

Collaborazione a 360 gradi

L'esempio di best practice tirolese è stato presentato da Michaela Kutschera della Landespolizeidirektion Tirol, Andrea Laske del Centro di protezione dalla violenza tirolese e Hannah Ringhofer della Casa delle donne tirolese. Le “conferenze interdisciplinari" sono previste dalla legge sulla polizia di sicurezza. Consente lo scambio di informazioni e dati tra le autorità di sicurezza e i partner del sistema, quali il Centro di protezione dalla violenza o la Casa delle donne in Tirolo. In questo modo, nei casi ad alto rischio che richiedono speciali misure di protezione, è possibile coordinare e sviluppare congiuntamente le possibili soluzioni.

"Ricevere competenze e valutazioni delle minacce da diverse prospettive è estremamente prezioso. La stretta collaborazione che si instaura nell'ambito delle “conferenze interdisciplinari” facilita o consente un coordinamento efficiente nei singoli casi in tempi brevi", spiega Kutschera della LPD Tirolo.

Punto di riferimento "S-FK Team Tirol”

L'"S-FK Team Tirol" funge da punto di contatto per le autorità e le istituzioni e per sostenere i rispettivi organi di sicurezza nell'attuazione dell'S-FK. Il team interdisciplinare raccoglie le esperienze delle conferenze interdisciplinari e allo stesso tempo rappresenta l'ufficio di collegamento con il dipartimento specializzato del Ministero federale dell'interno. Il "Team S-FK Tirol" è composto da rappresentanti dell'autorità di sicurezza e dell'Ufficio Provinciale di Polizia Criminale della LPD Tirolo, delle autorità distrettuali, del Centro di Protezione dalla Violenza Tirolo, del Centro di Consulenza per la Prevenzione della Violenza Tirolo e del Servizio di libertà vigilata (“Bewährungshilfe”)  (Associazione "Neustart").


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red/fg


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