Giornata dell’Autonomia 2014

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Demanio idrico: garantire l'accesso, vietati depositi e costruzioni

È vietato effettuare depositi ed edificare nelle immediate vicinanze di corsi d'acqua, torrenti o fiumi: lo ricorda il direttore dell'Ufficio Demanio idrico della Provincia.

L'acqua è la risorsa più importante per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi ed è quindi considerata particolarmente degna di essere protetta. "Per garantire che questo bene prezioso vada a beneficio di tutta la popolazione in egual misura e possa essere protetto in modo efficace, tutti i corsi d'acqua sono considerati beni pubblici", spiega il direttore dell'Ufficio Demanio idrico della Provincia presso l'Agenzia per la Protezione civile, Michael Gamper, e sottolinea: "Le fasce di rispetto lungo i corsi d'acqua ed i fiumi devono essere mantenute libere. Le relative norme devono essere rigorosamente osservate e rispettate. Questo è l'unico modo per permettere un rapido ed efficace intervento atto a garantire la sicurezza della popolazione in caso di alluvioni". 

Fasce di rispetto dei corsi d'acqua per una distanza di 10 metri

"Tramite le norme di attuazione dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, la Provincia autonoma di Bolzano è subentrata allo Stato nella proprietà del demanio idrico e quindi anche nelle relative competenze di gestione, di regolamentazione dell’utilizzo, di controllo e di tutela delle acque pubbliche", sottolinea l'assessore provinciale alla Protezione civile Arnold Schuler. "In linea di principio, è prevista una fascia di rispetto di 10 metri su entrambi gli argini dei corsi d'acqua. Qualsiasi lavoro di costruzione all'interno di questa fascia di rispetto, come la posa di tubature per acqua, elettricità, gas o telefono o l‘edificazione, nonché attraversamenti o sottopassaggi, è soggetto ad autorizzazione, come stabilito dalla Legge provinciale 35 del 12 luglio 1975". 

"Il rispetto di queste norme è di fondamentale importanza", sottolinea il direttore dell'Agenzia per la Protezione civile Klaus Unterweger: "Solo se le dighe e gli argini sono liberamente accessibili, il personale della Protezione civile, i tecnici dei Bacini montani, i vigili del fuoco del corpo permanente ed i membri dei corpi volontari dei vigili del fuoco possono intervenire rapidamente durante gli eventi alluvionali e limitare così i danni alle infrastrutture e ai beni culturali". 

Devono essere garantiti l'accesso ed il libero passaggio per i lavori di manutenzione e di puntellamento su torrenti e fiumi. Anche lo sfalcio di piante o le piantumazioni all'interno della fascia di rispetto rappresentano un potenziale pericolo. In caso di violazione delle norme in materia di polizia idraulica, l'Ufficio del Demanio idrico provinciale è preposto a prendere i necessari provvedimenti con le relative sanzioni amministrative, sottolinea Gamper, direttore dell'Ufficio: "Il rispetto di queste norme di legge va a vantaggio di ogni singolo individuo e quindi dell'intera popolazione".


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mac/mdg


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